Gli insegnamenti di Franco Mandelli la stella polare per riorganizzare la sanità del Lazio.

“Racconto quello che ho visto in barca, in mezzo ai malati. Ho visto il mare, metafora della difficoltà e della sofferenza, quando è in tempesta, ma anche simbolo della calma e della serenità ritrovata. Ho visto la solidarietà, il lavoro comune, il senso profondo dell’aiutarsi reciprocamente e con gratuità. Ho visto uomini, donne, ragazzi, ritrovare la forza e la voglia di lottare contro la maledetta malattia con tenacia e anche un po’ di testardaggine. In fondo è quello che ho fatto io per tutta la vita”. FM

Nei miei anni di impegno politico al servizio della Comunità custodisco nel mio cuore quel pomeriggio, di circa sei anni fa, con il Padre dell’ematologia italiana, il Professore Franco Mandelli, con tutti i volontari dell’AIL guidati da Tina Condello, con Stefano e con gli amici di Casa Vanessa.

Quel giorno mi sono sentita veramente piccola, sentivo di avere vicino a me un genio della medicina, una persona magnetica, con una generosità straordinaria. È stato un vero privilegio che non dimenticherò mai.

Quando saremo chiamati a riorganizzare la sanità del Lazio, la lezione di vita di quel piccolo grande Uomo di Bergamo, che ha dedicato tutta la sua vita ai suoi bambini, alla ricerca scientifica ed al mondo del volontariato, sarà la mia unica stella polare, perché CURARE È PRENDERSI CURA, diceva sempre il Professore.

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